Il coraggio di gridare per chi non ha voce – Incontro in ricordo di Mimmo Beneventano

L’azione Cattolica diocesana, anche quest’anno in occasione della XXVII giornata della memoria e dell’impegno delle vittime innocenti delle mafie, vuole vivere un momento di riflessione, ricordando un figlio del nostro territorio, Mimmo Beneventano, che fu ucciso dalla camorra il 7 novembre del 1980. La sua colpa? Credere in un mondo più giusto e democratico. Ed è per questo che non vogliamo dimenticare, chi per la giustizia, la libertà e la legalità ha combattuto al punto di mettere la propria vita a rischio.

L’anno scorso abbiamo ricordato Giancarlo Siani, a Torre Annunziata, nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo a Rovigliano, ascoltando chi l’ha conosciuto da vicino, raccontandoci la storia di un giovane cronista del giornale Il Mattino, che facendo semplicemente il suo lavoro di giornalista d’inchiesta fini nel mirino della camorra.

Quest’anno, ci ritroveremo venerdì 17 marzo alle ore 19.30 alla chiesa parrocchiale di San Francesco di Paola ad Ottaviano, per raccontare la storia di Mimmo Beneventano insieme alla sorella Rosalba e con il nostro don Salvatore Purcaro, teologo moralista.

Riteniamo fondamentale raccontare, alle nuove generazioni, che in nome a dei grandi valori, come quello della democrazia e della legalità, ci sono stati uomini e donne che semplicemente vivendo la propria vita, non sono scesi a compromessi con malavitosi e camorristi, non si sono fatti intimidire anche se questo significava correre il rischio di farsi ammazzare. Uomini che molto spesso si sono formati nelle fila dell’Azione cattolica e hanno avuto anche incarichi di responsabilità diocesana, come nel caso di Mimmo.

Il nostro territorio ha pagato un prezzo molto alto di vittime innocenti, ed è per questo che c’è bisogno di cittadini coscienti e sensibili ai valori della legalità, attenzionando il territorio nel quale viviamo la nostra quotidianità, generando speranza, rispondendo all’emergenza criminale con attività educative per formare sempre di più coscienze predisposte a vivere il bene comune

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