La settimana di “Cuori Connessi” da poco vissuta è stata un’ottima occasione di crescita per i giovanissimi. Credo infatti che la “Parabola del figliol prodigo”, spiegata ed analizzata durante essa, possa essere di aiuto per i ragazzi della mia età, perché questo particolare tempo che stiamo vivendo può portare le persone, soprattutto quelle più giovani, ad allontanarsi dall’altro e, ancor di più, dalla fede. Infatti, come in quella parabola il figliol prodigo, dopo aver sperperato tutta la parte di patrimonio paterno che gli spettava, divenne povero economicamente ed affettivamente e fu costretto a tornare a casa dalla sua famiglia, allo stesso modo in un tempo come questo noi rischiamo di mancare di denaro e soprattutto di affetti, dato che tutte le attività, tranne quelle essenziali, sono ferme, non si può uscire con gli amici, gli anziani vengono lasciati ancora più soli del solito, i malati non possono godere della vicinanza e dell’affetto delle persone a loro più care e così via. Perciò, penso che l’intento della parabola sia quello di indurci a dare la giusta importanza alle cose ed a rimediare ai nostri errori, anche, se necessario, tornando sui propri passi.
Francesco Napolitano,
Parrocchia Maria SS. della Libera – S. Vitaliano