Sicurezza sui luoghi del lavoro e custodia del Creato. Sono le grandi attenzioni che prima della fase del lockdown avvertivamo come prioritarie per il lavoro e l’economia del nostro territorio.
E sono le due grandi questioni che la Fase 2 ci ha immediatamente ricordato come non rimandabili.
Nel giorno in cui pensavamo di ricordare le vittime dell’alluvione di Sarno e Quindici, una nuova tragedia.
Preghiamo per Vincenzo e le persone rimaste coinvolte nello scoppio della Adler Plastic, per le loro famiglie, per chi è rimasto anche indirettamente colpito. Preghiamo per tutta la città di Ottaviano e per la nostra terra avvolta realmente e metaforicamente da un fumo nerissimo e tossico.
Stamattina siamo rimasti colpiti dalle acque del Sarno, limpide come non si vedevano da tempo nei mesi di chiusura e subito tornate sudicie fangose alla riapertura delle aziende. Oggi pomeriggio l’esplosione della Adler Plastic ha sconvolto tutti.
Sono passati due mesi lunghi e probanti e ne seguiranno altri pesantissimi per la crisi economica che sta già mettendo alla prova le famiglie e le persone che abitano la nostra meravigliosa terra. Chiediamo con forza che non si ceda terreno sui temi della sicurezza nei luoghi del lavoro e della custodia del creato. Che la ripresa sia il tempo della Resurrezione e non un Calvario.
Non sommiamo emergenze ad emergenze, non aggiungiamo dolore al dolore.
Con la speranza che tutti – per quanto possono ed è di loro competenza – vigilino e contribuiscano al bene comune, affinché inizi davvero una Fase 2 che marchi un cambio di passo mettendo al centro le persone, la vita e la salute.
Il Consiglio diocesano dell’Azione cattolica di Nola