Ogni tre anni i msacchini di tutta Italia si incontrano per la scuola di formazione dedicata a noi studenti.
Conclusasi da qualche giorno, questa esperienza ha acceso in noi la passione di porci qualche “Bella domanda”.
Ecco l’esperienza di Antonio, che ha partecipato, lo scorso fine settimana, all’SFS, tenutasi a Montesilvano.
Venerdì scorso sono partito con altri studenti della diocesi di Nola per partecipare alla SFS (Scuola di Formazione per Studenti). Siamo partiti da Nola alle 12:30 circa, a Napoli si sono uniti a noi gli studenti del MSAC di Avellino, Napoli e Amalfi. Siamo arrivati a Montesilvano alle 18:00.
Ci siamo recati subito in sala assemblea dove ad attenderci c’era l’Equipe Nazionale, che ci ha presentato il programma della SFS. Ci siamo, poi, diretti in albergo per sistemarci nelle camere e cenare. La giornata si è conclusa in sala con la testimonianza della giornalista Fabiana Martini e Andrea Monda, direttore dell’Osservatore Romano, che ci hanno parlato di informazione e comunicazione e di come oggi siano parte attiva della nostra quotidianità.
Il Sabato, gli ospiti sono stati Marie Terese Mukamitsindo, l’onorevole Romano Prodi e il professor Roberto Battiston. Loro ci hanno introdotto i temi principali della SFS : dignità umana, sfida europea e questione ambientale.
Dopo aver pranzato ci siamo diretti nelle apposite strutture per partecipare ai workshop. Avevamo la possibilità di scegliere tra dodici tipologie, ognuno di noi poteva partecipare al massimo a due.
Ogni workshop era un vero e proprio incontro, con spunti di riflessione diversi; ogni gruppo era guidato da un esperto in materia che faceva della sua esperienza l’esempio perfetto per noi ragazzi.
Dopo questo intenso pomeriggio abbiamo cenato e poi siamo andati in sala assemblea dove c’era un gruppo chiamato Populalma che cantava canzoni popolari; ha concluso la serata un dj che ci ha fatto cantare e ballare fino a notte tarda.
Dell’ultimo giorno ricordo in particolare la testimonianza della mamma di un ragazzo di nome Vito, morto per colpa della scuola non sicura. Dopo questa tragedia lei ha avuto la forza di combattere a favore della sicurezza nelle scuole.
Alla fine, dopo i vari saluti fatti dall’equipe e dalle varie diocesi abbiamo fatto ritorno a Nola.
Forse l’unica cosa che mi rattrista è quella di aver conosciuto tanta gente proveniente da tutta Italia che forse non rivedrò mai più. La cosa importante è aver trascorso bei momenti con loro.
P.S.: consiglio a tutti di fare questa fantastica esperienza almeno una volta nella vita.
Antonio Cirillo ( Parrocchia San Pietro Apostolo, Scafati)