Il racconto di Daniela che ha partecipato al week end di formazione per nuovi educatori ACR e Giovanissimi, tenutosi a Casa Clero il 12 e 13 Ottobre.
È stato quel che si definisce un momento breve ma intenso, in quanto è stato un concentrato di emozioni, ricco di scoperte ma anche di conferme.
Partendo dall’ascolto della Parola e guidati nella riflessione da Don Paolino ci siamo soffermati sulla figura di Giovanni Battista, colui che ha indicato Gesù ai discepoli, provando a fare memoria su chi sia stato il nostro Giovanni Battista.
Abbiamo poi provato a delineare la figura dell’educatore ideale, immaginandolo dotato di innumerevoli qualità rispetto al quale ci siamo sentiti un po’ indegni del nostro ruolo.
Ci siamo poi resi conto che non ci viene chiesto di essere perfetti, al contrario è l’imperfezione che ci spinge a migliorarci, così come suggerisce il nome della due giorni: “Cantieri aperti… work in progress” a significare che la formazione è sempre una costante indispensabile nella vita di un educatore.
Abbiamo appreso, con grande sollievo, che sono “poche” le caratteristiche che fanno di un educatore un Buon educatore, soffermandoci in particolare sull’essere testimoni.
Testimoni della fede che professiamo, della Chiesa di cui siamo parte e della associazione a cui aderiamo.
Ci siamo confrontati sui profili di alcuni testimoni che hanno fatto la storia di AC e altri che pur non facendone parte hanno lasciato la loro impronta nella storia e nei nostri cuori, cercando di trovare dei punti comuni tra le nostre e le loro vite.
Dopo un po’ di difficoltà abbiamo capito che la scelta che ci accomuna è l’aver risposto di Sì, sì alla chiamata, sì al servizio, sì all’essere testimoni per i piccoli.
Alla luce di questa rinnovata consapevolezza affronteremo questo nuovo anno associativo sicuramente alleggeriti da ansie e paure e arricchiti nel cuore e nello spirito.
Daniela Posca (educatrice Acr, Parrocchia SS Rosario del Flocco, Poggiomarino)