Dal 27 al 31 Luglio per l’ACR si è svolto il famigerato Campo di fine anno.
E’ un’esperienza magnifica da vivere a pieno, comprendendo le attività che si svolgono, divertendosi e conoscendo nuovi amici , quest’esperienza è stata vissuta per alcuni accierrini per la prima volta con curiosità, chi vivendola per l’ultima con malinconia.
Il 27 luglio da Piazza D’Armi, a Nola, noi dell’ACR insieme ai Giovanissimi , siamo partiti per Pontecagnano (SA) e dopo una Celebrazione di benvenuto, abbiamo subito iniziato le attività dividendoci in gruppi in modo da fare amicizia con tutti.
Durante questi giorni abbiamo avuto modo di approfondire la figura di Noè, che FIDANDOSI del Signore si è affidato pienamente all’amore di Dio non temendo le difficoltà, i limiti e le paure.
La figura di Noè rappresenta uno dei pilastri fondamentali sui quali è costruito il libro della Genesi che vede in lui il secondo padre dell’umanità dopo Adamo.
Il Signore sceglie Noè per il suo progetto perché rappresenta “L’UOMO GIUSTO”, rispetto ai suoi simili.
Ed è proprio questo che i nostri Educatori ci hanno voluto trasmettere attraverso giochi e momenti di preghiera. Durante questi giorni una delle cose che ci sono rimaste impresse è stato “IL DESERTO” ovvero un momento di silenzio adibito alla meditazione sul proprio modo di essere un corvo ovvero riflettere sugli sbagli commessi ,sulle cattiverie sull’allontanamento dal signore o essere colomba ovvero riflettere sulle buone azioni quindi comportandosi da “uomo giusto” rispondendo ad alcune domande , guidati da un sacerdote molto bravo capace di capire stati d’animo e comprendendo noi adolescenti, Don Paolino.
Il campo è un esperienza da fare che consigliamo a tutti gli accierrini.
Per molti di noi purtroppo è stato l’ultimo campo con l’ A.C.R. ma siamo sicuri di iniziare un nuovo cammino ancora più intenso, pregno dell’amore di Dio, con i giovanissimi.
Francesco Dono, Giovanni Perna