Perché l’8 dicembre è davvero un giorno speciale…

Qualcuno mi chiede cosa ci sia di cosí emozionante, nell’8 dicembre, per uno di Ac…

Beh, provo a dirvelo per immagini, se permettete.

Potrei raccontarvi di Antonio, 75 anni, che prende la sua tessera con tutte e due le mani, quasi la accoglie, poi torna al suo posto e la bacia.

O di Maria, che l’aspetta con ansia sul letto dove affronta con dignitá la malattia.

Di Peppe, 20 anni, che quest’anno per la prima volta metterá giacca e distintivo, perché passo dopo passo questo è diventato “un giorno importante”…

Potrei dirvi di Emanuele, che sono 3 anni che cammina con noi e sembra un veterano, sempre in prima linea.

Del “piccolo” Manuel, cosí apparentemente sbruffone e cosí timido quando gli educatori lo chiamano all’altare per nome e cognome.

Di Paolo che sta fuori e chiama il giorno prima: “Vi raccomando, la mia tessera, poi me la date appena torno”.

Di Luigi e Sara, 16 anni, che hanno messo da parte un euro a settimana e ce l’hanno fatta pelo pelo.

Vorreste che non mi emozionasse, questa umanitá che ogni 8 dicembre mi attraversa la pelle?

Vorreste che non mi emozionassero i preparativi nelle parrocchie, le paure e le gioie che attraversano il cuore di chi inizia, di chi riparte da zero o quasi, di chi conferma, di chi rilancia?

Vorreste che non mi emozionasse il semplice fatto che ancora oggi tanti, tantissimi, specie giovani, si innamorano di una affascinante e bella signora di 146 anni? E che attraverso di lei si innamorano delle persone, della Chiesa e delle loro città?

Giá, é un pezzo di carta e a volte non é nemmeno cosí bello a vedersi.

Peró dentro ci sono decine e decine di storie e di vite, centinaia, migliaia.

La mia e la vostra insieme.

Basta questo per dire, senza indugi: “sì, é un giorno bellissimo, è il giorno del nostro sì”.

Buon cammino verso l’8 dicembre!

Marco

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