Quando si inizia una nuova avventura, una nuova esperienza, ognuno porta con sé diversi timori. Stare con persone sconosciute, affrontare temi forti, aprirsi con gli altri, spesso rappresentano (per qualcuno) un blocco, uno scoglio difficile da superare, e chi, come me, non aveva mai vissuto l’esperienza del campo, si è dovuto fortemente ricredere. Non c’è stato un singolo momento in quei cinque giorni in cui io non mi sia sentita a casa, membro di una grande famiglia. Gli sguardi felici, le strette di mano seguite dagli abbracci, le parole di ciascuno, hanno reso la conoscenza un passaggio naturale e semplice, anche per i più timidi e riservati.
Le testimonianze di fede e di vita vissuta delle figure chiave che ci hanno letteralmente preso per mano e accompagnato durante questa settimana, hanno lasciato segni indelebili nel cuore e nell’anima di ciascuno di noi. Dalle meravigliose parole di Don Vito Piccinonna, che ci ha esortato ad essere felici sorpassando la solitudine, per passare agli stralci di vita di Paolino Iorio, che ci hanno commosso per la loro dolce semplicità e per la grande presenza d’amore impregnata tra le righe dei suoi scritti, per giungere infine alla presenza costante del nostro Presidente Diocesano Marco Iasevoli, che è stato parte attiva e viva di ogni nostro incontro.
Gli Educatori Giovani, con la loro vitalità e capacità di ascolto, hanno saputo rendere l’esperienza dei laboratori interessante e leggera, nonostante il grado di importanza degli argomenti trattati, e hanno saputo trasmetterci la gioia e, soprattutto, la voglia di condividere ogni nostro pensiero con gli altri, di invitarli con noi in questo mondo di felicità fraterna.
Particolarmente forte e significativa è stata l’esperienza del Deserto, in cui, siamo stati chiamati a sentire nel silenzio del nostro cuore la presenza viva di Cristo. Questo particolare step della nostra avventura ha rappresentato, per me, il punto cardine di tutta la settimana, un momento chiave che mi ha portato a guardare e vivere ogni attimo in una luce nuova, ricordando che il tempo di Dio è l’oggi e che siamo tutti degni di essere amati.
Per concludere, voglio ringraziare particolarmente Giovanna D’Alessandro per avermi letteralmente trascinato in questo nuovo mondo di condivisione e gioia, tutti i membri dell’AC, dalla Presidenza ai Consiglieri e agli Educatori, e ogni persona che ho incontrato che ha saputo fare dono della sua presenza. Ad ognuno di voi va la mia gratitudine per avermi (e averci) permesso di poter gridare ad una voce che davvero “la felicità è reale solo quando è condivisa.”
Ida Corcione – parr. S. Giorgio, Somma Vesuviana
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