Campo unitario 2014: vivere con gioia ogni santo giorno

1 agosto int

In questo campo unitario, che abbiamo vissuto dal 30 luglio al 3 agosto, ho trovato ancor più certezze riguardo la strada che sto percorrendo e grazie all’ Azione Cattolica sono sempre più convinta che questa è la direzione giusta. Non sono sola, anzi ci sono molte altre persone che come me hanno il desiderio di crescere insieme.

Penso che l’esperienza del campo scuola è una esperienza da fare assolutamente, perché sono pochi giorni che si vivono così intensamente da portarli dentro per sempre.

Il primo giorno abbiamo incontrato don Vito Piccinonna il quale ci ha spiegato che il peccato e la tristezza risiedono nella solitudine e che amore e gioia si diffondono nella compagnia. Grazie ai laboratori e agli altri incontri fatti nei giorni successivi siamo giunti alla conclusione che noi credenti sappiamo di non essere mai soli, perché c’è Dio sempre accanto a noi, e dunque non abbiamo ragione di essere tristi. Un motto del campo è stato: “la gioia è reale solo se condivisa”, e da qui scaturisce una missione affidata ad ognuno di noi , quella di seminare la gioia che viene dall’incontro col Signore. Dobbiamo dare anche agli altri la possibilità di sperimentare questa gioia vera. Sicuramente non è un semplice compito, ma possiamo cominciare dall’essere credibili e testimoniare attraverso la nostra semplice vita, che è però gioiosa, dall’essere grati per le piccole cose che <<son quelle più vere>>, e per i piccoli gesti.

Un’attività che mi è piaciuta particolarmente è stata quella in cui dovevamo scegliere delle cose o persone da portare su un’isola deserta, e poi queste cose diminuivano, perché ci veniva chiesto di scegliere  quelle veramente essenziali. La maggior parte dei ragazzi ha preferito portare con sé un amico o un familiare, significa che, riflettendoci su, sappiamo bene che ciò che realmente conta non sta nelle cose materiali, ma sta nel dare il giusto valore alle cose che ci dona la vita.

Noi campisti abbiamo scelto nei giorni più caldi d’agosto di andare al campo unitario, anziché al mare; ma, perché?

Perché in queste occasioni abbiamo la possibilità e la voglia di creare legami con moltissime persone, di avere nuovi volti e nuove storie da portare nel cuore. Perché sono momenti in cui poter collaborare per fare più bella la Chiesa e la comunità in cui viviamo.

Personalmente, quando sono rientrata  a casa dal campo non smettevo di parlare e di raccontare tutto quello che avevo fatto, ascoltato. Ero entusiasta d’aver incontrato belle persone e di aver approfondito i rapporti con chi già conoscevo e di conseguenza aver rafforzato il nostro legame. Ho visto in queste persone nuovi talenti ed ho esplorato le loro debolezze.

Ha proprio ragione Don Vito ad affermare che l’Azione cattolica se la conosci la ami e non la eviti. Come fai ad evitare una così grande fonte di gioia?!

Concludo riportando le  cose che Marco, il nostro giovane ed esplosivo presidente diocesano, ha regalato ad ognuno di noi, tre per ogni fascia d’età.

Agli adulti: di tenere sempre aperta la porta di casa, di pensare e di testimoniare ai giovani la bellezza dell’impegno per il bene comune e di farlo supportandoli attivamente, senza lasciarli soli.

Ai giovani: di studiare, di pensare e di cominciare sin da ora a testimoniare la loro esperienza di fede con coraggio.

Ai giovanissimi: di non farsi complessi perché ognuno e speciale così com’è, di pensare e di essere liberi.

Non possiamo fare altro che ricominciare da qui, dal vivere con gioia ogni santo giorno.

 Clelia Rocchino, parr. S. Alfonso de’ Liguori

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laboratori campo unitario 2014 "Ogni santo giorno".zip (1175 download)

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