La crisi per tutti

Tutti i giornali e telegiornali degli ultimi quindici giorni non fanno altro che parlare della crisi finanziaria che ha colpito tutti i paesi del mondo. Ho cercato di capire il meccanismo e di spiegarlo nel modo più semplice possibile.

La banca A deve concedere un mutuo ad una famiglia, bussa alla porta della banca B per chiedere i soldi e garantisce il prestito con le rate future che la famiglia deve pagare; la banca A può in alternativa vendere il titolo del mutuo alla banca B. Logicamente la banca A pagherà gli interessi alla banca B e la famiglia pagherà gli interessi sul prestito alla banca A. Se la famiglia paga e non ha imprevisti tutto funziona alla grande, la famiglia ha la casa e le banche hanno guadagnato con gli interessi, se la famiglia non pagasse la banca metterebbe all’asta l’immobile e recupererebbe i soldi prestati.

Purtroppo il meccanismo reale è molto più complesso: tra le tante famiglie alle quali la banca A ha concesso un prestito, ce ne saranno molte che non potranno pagare (negli Stati Uniti il 25% negli ultimi dieci anni), la banca A lo sa ma chiede comunque i soldi alla banca B confidando anche nel fatto che il rischio di insolvenza di una famiglia potrà essere coperto dall’aumento del valore dell’immobile nel tempo. La banca B come si tutela? Interviene un altro operatore, una agenzia assicurativa (fondamentale per tutto il sistema), che garantisce il titolo e permette di collocarlo sul mercato. Il titolo “mutuo” ha ora un valore e un mercato, tutte le banche del mondo, e non solo la banca B, possono comprarlo e venderlo. Questo meccanismo permette di raccogliere liquidità per concedere prestiti, soprattutto immobiliari, alle famiglie. La disponibilità delle banche a prestare soldi spinge la domanda di acquisto di immobili e quindi se molti vogliono acquistare un immobile cresce anche il prezzo. L’aumento dei valori degli immobili fa aumentare la disponibilità di banche a concedere prestiti, quindi cresce la domanda di mutui e dei prezzi delle case, e così via.

Come si è arrivati alla crisi? Il meccanismo si basava su un ingrediente non del tutto razionale e cioè l’aumento futuro dei prezzi delle case. Quando il crollo dei prezzi è stato generalizzato, alle banche è venuto a mancare la “copertura” del rischio detta prima quindi il titolo “mutuo” perde il proprio valore, nessuno è disposto più a comprarli e il prezzo crolla. Se la banca B ha molti di questi titoli a bilancio non può far altro che fallire (Lehman Brothers). Se le banche di tipo B sono molte, come nel caso americano, le agenzie assicurative, che garantivano i titoli, non possono soddisfare le richieste e, sull’orlo del collasso, sono state salvate dal governo americano (AIG, Fannie Mae, Freddie Mac).

La crisi è stata accelerata anche da molti altri fattori: mutui subprime (a elevato rischio); crisi industriale di molte aziende americane (i lavoratori licenziati non possono più pagare le rate del mutuo); “errate” valutazioni dei titoli da parte delle agenzie; i comportamenti al limite dell’illecito di alcuni manager; stock option astronomiche; mancanza di controllo degli organi preposti; ecc. ecc.

Santolo Ametrano

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