Si chiama “Generare alla fede. Grazia e compito della Chiesa di Nola” la nuova lettera pastorale che il nostro Vescovo, padre Beniamino, rivolge a tutta la diocesi.
Il titolo era nell’aria… perché da qualche anno padre Beniamino ci rivolge costantemente questo invito: “Convertite sul modello dell’iniziazione cristiana tutta la vostra catechesi”. Cosa vuol dire?
Semplicemente:
- non si può più dare per scontato che i giovani e gli adulti posseggano i “rudimenti” del cristianesimo, per questo motivo anche per le fasce d’età “post-sacramenti” occorre un lavoro di ri-evangelizzazione, se non di nuova evangelizzazione;
- educare alla fede è sempre più un lavoro di cesello: da un lato si va all’essenziale, ovvero all’annuncio che il Signore è risorto per noi; dall’altro lato gli uomini e le donne di questo tempo hanno bisogno di vedere che credere è possibile, che la fede davvero dialoga con la vita, sino ad orientarla, e in meglio. C’è dunque bisogno di testimoni capaci di mostrare questa sintesi;
- le comunità devono tornare ad essere orientate sulle persone, a cogliere i loro bisogni ed esigenze, a modificare anche orari, abitudini, luoghi e stili se ciò è necessario per incontrare nuovi uomini, nuove donne, nuovi giovani, nuovi ragazzi…
- le modalità con cui si fa formazione, con cui si educa, devono essere varie e ben preparate: il confronto, lo studio, l’esperienza, l’azione, la musica, l’arte, il cinema, la testimonianza pubblica singola e di gruppo… nel tempo della complessità c’è bisogno di esprimere la ricchezza del vissuto cristiano, quella pienezza che solo la libertà d’espressione sa farci assaporare;
- puntando sull’educazione come opera prima della nostra Chiesa locale, è necessario di conseguenza puntare sulle famiglie come luogo privilegiato in cui intercettare, più che in ogni altro tempo, le ricchezze e le povertà, le gioie e le sofferenze delle singole persone. Da questo punto di vista, diventa necessario, per ogni comunità, fare rete delle esperienze formative in atto. Un percorso per ragazzi può rivelarsi prezioso per intercettare genitori… un cammino per genitori può rivelarsi prezioso per intercettare i figli. Occhio alle sinergie, dunque, quella che con parole grosse si definisce “pastorale integrata”.
Questa è ovviamente solo una semplificazione della varietà di stimoli che padre Beniamino ci regala per questo Natale. Per noi di AC lo stimolo è poi doppio, dato che facciamo della formazione, educazione o trasmissione che dir si voglia il punto cruciale della nostra proposta. E ci fa piacere notare come tra gli strumenti della “generazione alla fede” il nostro Vescovo abbia inserito proprio la Liturgia della Parola, così come essa si sviluppa di anno in anno. Una scelta che ci trova perfettamente allineati, dato che i cammini formativi, dall’Acr agli Adulti, sono strutturati sul Vangelo dell’anno. Un’opzione felice, operata dal centro nazionale qualche anno fa, che ora siamo chiamati a valorizzare all’ennesima potenza!
La Presidenza