Siamo Ilaria e Valentina, giovanissime della parrocchia Santissima Vergine del Suffraggio di Marra e domenica 17 novembre 2024 abbiamo partecipato alla festa più attesa per i giovanissimi: il Novemberfest. Quest’anno per noi è stato un po’ particolare perché, purtroppo, per vari motivi alcuni belli ed altri meno, molti dei nostri amici non sono potuti venire. Ci auguriamo, quindi, che con questo racconto possano rivivere con noi un pochino di quella giornata. Siamo partiti con il pullman alle 8:20 da Scafati e siamo arrivati alla “Parrocchia dell’Immacolata” di Piazzolla verso le 9, insieme ai ragazzi dell’Azione Cattolica Santa Maria delle Vergini, Marchesa e San Vincenzo. Ad accoglierci c’erano tutti i giovanissimi dell’AC (erano proprio tantissimi!) con i loro rispettivi educatori e un buonissimo buffet per la colazione. Dopo la registrazione, nella quale ci hanno consegnato un bigliettino con il nome del nostro gruppo, ci siamo riuniti nel teatro, dove si sono esibiti gli educatori della parrocchia in uno spettacolo che introduceva l’argomento della giornata e delle varie attività: “SALE D’ATTESA”.
Nel primo laboratorio abbiamo riflettuto sui nostri momenti di attesa nella vita quotidiana e alle emozioni che li accompagnano. Nel gruppo, ognuno liberamente ha espresso le proprie considerazioni. Finita l’attività (e le varie pause), alle 12:15 era giunto il momento di partecipare alla Santa messa, seguita dalla foto di gruppo. Dopo abbiamo pranzato e abbiamo trascorso uno dei momenti più belli, sia per conoscerci meglio ma anche per divertirci: abbiamo cantato e ballato insieme. Nel pomeriggio, ci siamo dedicati ad un’attività molto particolare, ma allo stesso tempo anche molto riflessiva, presentata dal MSAC e, infatti, abbiamo parlato di scuola. Abbiamo scritto su un biglietto un gesto carino che abbiamo ricevuto a scuola, da un nostro amico o da un professore e lo abbiamo scambiato con gli altri. Ognuno ha letto il bigliettino che aveva pescato e ha raccontato se anche a lui/lei era capitato di fare quel gesto carino nei confronti di un’altra persona. Tutta l’attività, collegata a quella della mattina, era per farci capire che le nostre parole così come le nostre emozioni e i nostri gesti sono e dovrebbero essere sale per la vita degli altri. Non dobbiamo essere “sale d’attesa” ma “SALE nell’ATTESA”: nonostante noi giovani siamo il futuro, dobbiamo anche essere sale per il presente e, nell’attesa che arrivi il domani, dare sale alla nostra vita e a quella degli altri.
Per me, Ilaria, questo è stato il primo Novemberfest e non avevo alcuna idea su cosa avremmo fatto o come si sarebbe svolto, se mi fossi divertita o meno. A dire il vero, è stata un’esperienza nuova e soprattutto molto bella. L’argomento trattato mi ha toccato molto perché spesso, presa dall’ansia, non riesco mai a godermi il presente come vorrei. Le frasi che hanno colto particolarmente la mia attenzione sono due: “noi siamo l’adesso di Dio” e che dobbiamo saper regolare la quantità di “sale” da aggiungere nelle nostre vite, perché a volte se ci concentriamo solo sul futuro rischiamo di non vivere e goderci il presente e le emozioni che potremmo provare “nel frattempo”.
Per me, Valentina, questo Novemberfest è stato molto riflessivo, ma soprattutto molto attuale. Ormai tutti ci dicono che siamo noi il futuro, ma il presente? In questo Novemberfest mi sono sentita molto accolta e coinvolta nelle attività e gli argomenti trattati mi hanno fatto riflettere molto sulla mia vita e su quella degli altri. Nel confronto ho capito che siamo tutti diversi: mentre qualcuno (come me) ha già progetti per il futuro, ma comunque dà sale alla sua vita nell’attesa che arrivi, altri, invece, vivono la vita come viene e si godono il presente senza pensare troppo a un eventuale domani. Riflettere insieme sulle due modalità di vivere le esperienze è stato molto bello e interessante e non pensavo potessi divertirmi così tanto.
Ilaria & Valentina
Ciao a tutti voi lettori, mi chiamo Giuseppe Accardo e frequento l’Azione Cattolica della parrocchia Maria SS dell’Immacolata nella frazione di Piazzolla di Nola. Proprio qui, domenica 17 Novembre ho partecipato al November Fest e non vedo l’ora di parlare della mia esperienza.
Dopo aver eseguito volentieri il mio servizio di volontario per l’accoglienza, ho raggiunto tutti in auditorium. In quel momento l’equipe giovani ha inscenato una storia molto divertente e anche significativa.
Questa scena parlava di due donne incinte che, occupate dalla gestione dei figli, non hanno potuto apprezzare ne l’attesa della gravidanza, ne i momenti più importanti dei propri figli.
Da qui il titolo della giornata, “sale d’attesa”, non inteso nel senso comune del termine, attendere il proprio turno affinché accada qualcosa, ma inteso come “sale” nell’attesa: vivere l’attesa invece di perderla.
Una volta finita la scena, ci hanno divisi in vari gruppi in cui abbiamo condiviso ed approfondito il tema della giornata insieme agli educatori e altri ragazzi, più o meno della mia età.
Questo momento è servito per conoscerci meglio, condividere i nostri pensieri e partecipare ad esperimenti divertenti proposti dai nostri educatori.
Appena concluso l’incontro ci siamo ritrovati tutti alla celebrazione Eucaristica, insieme a Don Mimmo, con cui ho partecipato da ministrante insieme a mio fratello e un altro ragazzo molto simpatico. Dopo la celebrazione, ognuno di noi ha consumato il proprio pranzo.
Nel laboratorio pomeridiano, abbiamo discusso sulle “fondamenta” spiegando che senza di esse non si può realizzare ciò che si vuole: non tutto è servito su un piatto d’argento, ogni cosa deve essere costruita, nonostante gli imprevisti che la vita ci pone, perciò il tempo non deve essere perso, ma riempito, usato.
Terminato il laboratorio siamo usciti tutti fuori al cortile della chiesa a divertirci, ballando e cantando canzoni a squarciagola, condividendo la nostra euforia. Al termine delle canzoni, tutti gli educatori, ci hanno invitato in auditorium dove, un pò a malincuore, ci siamo salutati. E’ stata una fantastica esperienza che molto volentieri rifarei e beh che dire, “ preghiera, azione e sacrificio” questo è il nostro motto e VIVA L’AC.
Giuseppe