La mia prima esperienza al campo famiglie

Dopo un lungo periodo di sosta per motivi legati alla pandemia da Covid-19, il 2 e il 3 aprile 2022 è ripartito il weekend dedicato alle famiglie presso Casa Clero a Nola. “Una casa per tutti” – questo lo slogan con il quale è stato diffuso, a sottolineare il valore della casa intesa non solo come luogo di eccellenza delle relazioni, ma soprattutto per porre l’attenzione alle persone che in essa ci abitano con le loro fragilità, le loro incomprensioni e la speranza intrisa di amore e fraternità. Il filo conduttore ci è stato dato dalla visione del film “Encanto” che rappresenta l’immagine della famiglia e dei buoni sentimenti e sottolinea che non occorre avere un talento per essere speciale, ma fondamentale è mantenere un cuore puro, capace di emozionarsi e aperto agli altri. In seguito alla lectio divina, che ha posto al centro il concetto del “ NOI ”, le famiglie hanno vissuto il momento del “ Deserto” durante il quale ognuno ha potuto riflettere sui valori alla base della propria famiglia e condividerli , successivamente, con l’altro; a seguire un laboratorio nel quale , disposti a cerchio, le famiglie, tutte, si sono confrontate sull’importanza di ascoltarsi reciprocamente con pazienza ed attenzione, condividendo paure, speranze e sogni e di come i posti siano essenzialmente persone che contribuiscono a renderli speciali . Concetto quest’ultimo posto, sotto forma ludica, ai bambini che con gioco e colore si sono divertiti a realizzare la forma della casa attribuendo ad ogni componente della propria famiglia un luogo di quest’ultima. Tutte queste premesse sono confluite nell’ultimo momento laboratoriale dove i nuclei familiari, uniti, si sono interrogati, divertendosi anche, ad indicare pregi e difetti di ogni familiare definendo un simbolo per ognuno, che sia la rappresentazione della propria famiglia. Non sono mancati momenti di divertimento e di relax. Insomma, penso che la propria famiglia e l’amore che riponiamo per essa debbano essere custoditi intensamente così da mantenere quel luogo di pace, quel rifugio dalle paure, dubbi, incertezze, vivo. Perché è la famiglia quell’affetto a cui donare tempo, ma un tempo di qualità che consolidi e rafforzi le relazioni. E’ un’esperienza che consiglio di vivere e perché no, di ripetere.

Lucia Napolitano

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