Prepariamoci al “dopo” – Formazione diocesana settore giovani

Rivolgendosi direttamente a tutti e a ciascuno, non “dall’alto” o in astratto, papa Francesco allunga la mano con affetto paterno e compassione per far propria la sofferenza e il sacrificio di tante persone […]. «Quel che sta accadendo ci scuota dentro» e tutti si riconoscano «parte di un’unica famiglia e si sostengano a vicenda». «È tempo di rimuovere le disuguaglianze, di risanare l’ingiustizia che mina alla radice la salute dell’intera umanità!». È arrivato il momento di prepararsi a un cambiamento fondamentale in un mondo post-COVID. In una nota scritta a mano a un giudice argentino, il Papa sottolinea: «Prepararci al dopo è importante». E in una recente intervista, non contenuta in questa raccolta, registrando le proprie risposte alle domande di un giornalista britannico, afferma che il «dopo ha già cominciato a mostrarsi tragico, doloroso, per questo conviene pensarci fin da adesso». […] Ora, di fronte alla pandemia, abbiamo ampiamente e vividamente sperimentato la nostra interconnessione nella vulnerabilità. Gran parte dell’umanità ha risposto a questa vulnerabilità con determinazione e solidarietà. Abbiamo dimostrato che possiamo farlo, che possiamo cambiare, e ora spetta a noi tradurre questi atteggiamenti in una conversione permanente con risolutezza e solidarietà per affrontare le minacce maggiori e dagli effetti più duraturi.

Dalla Prefazione del Cardinale Michael Czerny, SJ, in Papa Francesco “La vita dopo la pandemia”

Cosa significa per dei responsabili e per degli educatori di AC “prepararsi al dopo”? Come si traduce nel particolare della ferialità associativa questo monito del Papa? La risposta risiede ancora una volta in ciò che Papa Francesco definì Il compito dell’AC: la missione.

La missione, quale forza distintiva dell’AC, per sua stessa natura non può tradursi in un mero ritorno alle cose di sempre, nelle forme collaudate, ma ci sprona – come sempre, del resto – a leggere il tempo presente, in connessione coi singoli territori, raccogliendo la sfida che in esso si cela. Di qui la necessità di uno spazio e un tempo di discernimento, per provare insieme ad abbozzare una prima lettura, che richiederà poi uno sviluppo a partire dal particolare di ogni realtà parrocchiale.

Nello specifico del mondo giovanile, quale può essere il contributo dei giovani nelle mutate condizioni dei nostri territori? Come farsi prossimi rispetto alle nuove povertà? Come possono tradursi i cammini ordinari nel prossimo futuro? Se ciascun cristiano è chiamato a vivere una missionarietà ordinaria, intessuta nelle trame del quotidiano, come poter condividere in sinergia col gruppo delle esperienze di prossimità e missione? Insieme proveremo a raccogliere le domande che questo tempo ci pone, provando ad abbozzare qualche prima possibilità. Sarà una sfida ardua ma bellissima, perché, parafrasando Garibaldi, qui si fa l’AC!

Date :
– Sabato 18 Luglio, 9:00/13:00: 1° decanato (Nola, Piazzolla, Cinquevie, Cimitile, Polvica, Visciano), 8° decanato (Immacolata Boscoreale, Marchesa, Flocco, Flagelli, Marra)
– Sabato 18 Luglio, 16:00/20:00: 1° decanato (Saviano, Palma Campania, S. Paolo), 8° decanato (Scafati, Torre Annunziata, Rovigliano)
– Sabato 25 Luglio, 9:00/13:00: 3° e 4° decanato
– Sabato 25 Luglio, 16:00/20:00: 2° e 5° decanato
– Domenica 26 Luglio, 16:00/20:00: 6° e 7° decanato

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