“Light up!” – Il racconto di Valeria

Avere l’opportunità di poter essere presente alla festa per i primi cinquant’anni dell’Azione Cattolica dei Ragazzi è stato emozionante e questa emozione è cominciata nel momento in cui mia mamma, dopo aver parlato col mio educatore, mi ha detto di questa imperdibile occasione. All’inizio avevo un po’ paura di andarci, più che paura era timidezza, perché della mia diocesi sarei stata l’unica, però ho deciso comunque di accettare e sono stata felicissima della decisione presa.

Arrivato il giorno della partenza, ovvero il 31 ottobre, avevo una forte adrenalina dentro me e, appena partita, non vedevo l’ora di arrivare. Giunti a Roma abbiamo sistemato i bagagli e siamo andati a fare dei giochi bellissimi. Il gioco che mi è piaciuto di più è stato quello intitolato “Se la fede fosse…un esperimento” in cui abbiamo osservato che se mettiamo dell’acqua distillata con della fenolftaleina dopo un po’ di secondi la soluzione cambia colore. Noi abbiamo associato questo esperimento all’unione fra noi e il Signore che fa venire alla luce qualcosa di meraviglioso.

Dopo questo momento di divertimento, siamo andati in sala assemblea dove abbiamo fatto un breve momento di preghiera guidati dall’assistente nazionale ACR, don Marco Ghiazza. Poi ci siamo divisi in squadre e abbiamo iniziato il primo laboratorio in cui abbiamo parlato di come essere buoni “conduttori”.

Il secondo giorno penso che sia stato il giorno più bello. La mattinata è iniziata con la Messa nella Basilica di San Pietro a cui è seguita una visita della Basilica e della Tomba di San Pietro. Poi abbiamo ascoltato l’Angelus del Papa ed è stato fantastico. In quel momento il mio cuoricino batteva fortissimo, dentro di me ho provato un’emozione indescrivibile. Dopo l’Angelus siamo andati a Castel Sant’Angelo per consumare il pranzo a sacco e qu ho fatto amicizia con i ragazzi della diocesi di Aversa che sono molto, ma molto simpatici.

Dopo pranzo abbiamo giocato ed in seguito abbiamo iniziato il secondo laboratorio, che a me è piaciuto tantissimo perché abbiamo scritto su una lampadina le azioni concrete che noi possiamo compiere per rendere migliore la Chiesa e il nostro Paese. Dopo il laboratorio ho avuto l’opportunità di conoscere Anna Teresa Borrelli, ex responsabile nazionale dell’ACR,che è la postulatrice per la causa di beatificazione di Nennolina ed io, che sono innamorata di questa santa bambina, sono stata felice di poterla incontrare. Però, il motivo principale per cui questo giorno è stato fantastico è perché è stato il giorno della nostra FESTA. Questa si è svolta nell’Auditorium della Conciliazione dove ci hanno accolto i ragazzi della Bim Bum Band che ci hanno fatto ballare gli inni dei vari anni. Ci sono stati anche degli ospiti importanti come Lorenzo Baglioni, Martina Attili e Davide Mazzanti, allenatore della nazionale femminile di pallavolo. È stato un momento emozionante anche quando ho visto la prima responsabile nazionale dell’Azione Cattolica Ragazzi, Giovanna Benevento. La sera siamo tornati nella struttura che ci ha ospitato e dopo la cena abbiamo proseguito con i festeggiamenti.

Sabato mattina, dopo la colazione, ci siamo riuniti in assemblea ed abbiamo proseguito con il terzo ed ultimo laboratorio. È stato un confronto su uno dei temi venuti fuori dalle cose scritte da tutti noi sulle mille lampadine durante il laboratorio precedente. Dopo il laboratorio, siamo tornati in assemblea ed abbiamo letto e commentato i quindici emendamenti per il Sinodo dei ragazzi sviluppati dei laboratori, successivamente li abbiamo votati ed approvati all’unanimità. Dopo l’assemblea ci siamo salutati con un momento di preghiera e siamo andati tutti fuori per scattare una foto di gruppo formandola parola ACR. Poi siamo andati a pranzo ed in seguito siamo partiti per ritornare a casa.

Non riesco a descrivere quest’esperienza con una semplice parola perché avrei mille emozioni da dire, ma penso che le due che ho provato maggiormente sono state amore e gioia. Molti pensano che la festa sia finita con la nostra partenza, ma la festa non finirà mai perché la festa siamo noi, la festa è la luce che splende nei nostri cuori.

Volevo ringraziare il presidente ed il responsabile nazionale, i volontari e tutti quelli che hanno lavorato per la realizzazione di questo magnifico evento. Grazie anche al mio presidente diocesano che mi ha permesso di andare ed al mio educatore/accompagnatore, Pasquale, che è riuscito a farmi sentire a casa in questi tre giorni.

Valeria Matrone, 12 anni, parrocchia San Pietro Apostolo di Scafati

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