Amare, voce del verbo incontrare…

La data era segnata nelle nostre agende da tempo e le aspettative, come le domande, erano tante: cosa vorrà dire la Presidenza nazionale di Ac ai presidenti parrocchiali della Campania? Perché ha deciso di girare tutta l’Italia per incontrare anche le più piccole realtà associative?

Ora che questa giornata tanto attesa è stata vissuta, la risposta dovrebbe essere semplice e molti mi hanno chiesto di riassumerla in una sola parola, ma questo incontro è stato talmente tanto ricco da non poter essere racchiuso in un unico vocabolo.

È stata, innanzitutto, gioia… gioia contagiosa che, attraverso la musica e simpatici giochini organizzati da Acr e giovanissimi, si propagava a dismisura dalla parte più giovane dell’Ac a tutta l’assemblea dei 706 partecipanti.

È stata, poi, condivisione delle emozioni di chi ha preso l’iniziativa e con coraggio è riuscito a far nascere l’Ac nella propria parrocchia… di chi si è guardato intorno, ha letto le esigenze del suo territorio e se ne è messo a servizio… di chi ha chiesto aiuto e l’ha trovato nell’accoglienza della parrocchia vicina… di chi porta dietro un bagaglio di storia associativa che è chiamato a far continuare a fruttificare.

È stato, ancora, ascolto delle parole di ringraziamento della presidenza nazionale per l’impegno di ogni presidente nella cura e nell’attenzione alle singole persone senza mai dimenticare, però, di essere parte dell’unica grande famiglia di Ac. È stato ascolto delle parole di incitamento a fare bene, a non rendere indifferente la presenza o meno dell’Ac in un territorio, ad essere tessitori di trame di buone relazioni.

È stata crescita attraverso il confronto con le altre realtà parrocchiali, ognuna con i suoi successi e con i suoi affanni e attraverso il confronto con la presidenza nazionale, che come una madre, ci ha ascoltato e ci ha incitato a far sentire la nostra presenza ma ci ha anche ricordato del suo esserci.

È stata convivialità con il pranzo condiviso in cui ogni diocesi ha preparato una specialità culinaria della propria zona.

È stata, infine, opportunità per sperimentare la misericordia di Dio attraverso il passaggio della Porta Santa e la celebrazione della Santa Messa.

Lo slogan che ci ha accompagnato lungo la giornata è stato “IN Ac CON gioia TRA la gente”, un gioco di parole per formare il verbo “incontra”. Perché in realtà, è questo che fa l’Azione Cattolica: incontra.

Bella questa parola, formata da tre preposizioni che meglio non potrebbero esprimere il significato stesso del verbo. Sono tre preposizioni che indicano il coinvolgimento, lo stare insieme, la condivisione.

E allora questa esperienza con la presidenza nazionale mi ha fatto capire ancora una volta che

l’Ac sta IN questo tempo ed in questo spazio nel quale siamo chiamati a vivere, CON le persone che le vengono affidate, TRA le difficoltà e le gioie di ognuno. Pronta ad incontrare e a farsi incontrare.

Clelia Rea, presidente Ac “Rosettina Campana” – San Francesco, Pomigliano

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