“Dire, fare, baciare” – l’esperienza di Olimpia e Vitaliano a Roma

Sabato 21 e domenica 22 novembre a Roma, presso la Domus Mariae, si è tenuto il seminario dell’Area famiglia e vita di Ac con lo slogan “Dire, fare, baciare!” guidato dalla coppia responsabile Rita Pileri e Stefano Sereni. L’incontro era rivolto a tutte le coppie cooptate che nelle diocesi aiutano l’associazione nella formazione delle famiglie di A.C. e delle famiglie dei ragazzi dell’A.C.R.
Come coppia abbiamo dovuto scegliere un laboratorio sui tre proposti ed abbiamo scelto quello che prestava attenzione al cammino formativo degli adulti a misura di famiglie denominato “Ce la possiamo fare!”. La motivazione della scelta ci è stata dettata dal tema molto caro alla famiglia associativa della nostra diocesi e soprattutto perché abbiamo guardato alle necessità di questo momento storico che vive la Chiesa. Una Chiesa fatta sempre più di adulti che si spaventano davanti alle responsabilità e di famiglie che si sforzano di restare nonostante spesso non trovino accoglienza alla loro portata.
Dire, fare, baciare!
Dire perché sentiamo il bisogno di tirar fuori un nuovo modo di dire l’amore e di dire le cose sulla famiglia. Dire con un vocabolario nuovo.
Fare perché più passa il tempo e più ci rendiamo conto che il Vangelo si fa. Tutto ha a che fare con la manualità della nostra vita e del nostro modo di vivere. A tal proposito Francesco d’Assisi ai suoi frati dirà di predicare il Vangelo, se necessario, anche con le parole.
Baciare perché come la donna che lava con le lacrime i piedi di Gesù, li asciuga con i capelli e li bacia, così anche noi dobbiamo baciare i piedi di Gesù. Come famiglia siamo chiamati a riscoprire l’umanità dei gesti.
Papa Francesco ci ha detto che nel cammino dell’ultimo Sinodo le opinioni diverse che si sono espresse liberamente, e purtroppo talvolta con metodi non del tutto benevoli, hanno certamente arricchito e animato il dialogo, offrendo un’immagine di Chiesa che non usa “moduli preconfezionati”, ma che  attinge dalla fonte inesauribile della sua fede, acqua viva per dissetare i cuori inariditi.
Le nostre famiglie devono essere sinodali, dove tutti hanno parola e non c’è chi comanda. Come la Chiesa ha sposato uno stile sinodale così anche la famiglia dovrà sposare uno stile sinodale, cioè avere attenzione della nostra vita intima: dovremmo dire, fare e baciare le parti nascoste della nostra vita.
Dire parole di Vangelo, fare il Vangelo e baciarlo. Una chiesa sinodale in cui si parla e che parla di tutto. Noi vogliamo seguire l’esempio di Papa Francesco nell’avere coraggio di parlare delle cose belle che ognuno di noi possiede. Essere narratori delle cose belle. Noi che abbiamo le mani sporche di cose fatte in casa dobbiamo essere mariti e mogli narratori di cose belle, narratori della lieta notizia.
Il seminario si è concluso con un invito dell’assistente don Tony Drazza alle famiglie: “Le famiglie facciano la scelta di stare con Gesù e guardino il mondo con i suoi occhi”.

Olimpia e Vitaliano

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