Carissimi parroci,
tra pochi giorni saremo chiamati ad intraprendere, insieme, il percorso del Sinodo diocesano. Nei nostri cuori probabilmente albergano sentimenti diversi e apparentemente contraddittori: entusiasmo e curiosità si mescolano a qualche timore e a qualche pigrizia, e in fondo è giusto così. La nostra umanità è sfidata da questa opportunità, siamo tutti stimolati a uscire dal guscio delle nostre certezze. E ciascuno di noi sarà chiamato a mettersi in gioco prima personalmente, poi, solo in seconda battuta, come figure di riferimento della comunità cristiana.
L’Azione cattolica diocesana ha fiducia che questo Sinodo possa davvero operare quella “conversione missionaria” della nostra pastorale e delle nostre prassi ordinarie. Una conversione che non può e non deve restare su fogli di carta da lasciare ingiallire sugli scaffali. Sarebbe un peccato capitale: è tanta la sete di Dio che emerge, in modo esplicito o latente, dalle persone che abitano i nostri territori.
Come associazione, vivremo il cammino sinodale assumendo come stella polare sei atteggiamenti, che desideriamo condividere con voi in spirito di fraternità:
– il primato della vita reale su quelle “raffigurazioni della realtà” che spesso alimentano – e mandano fuori strada – i cammini pastorali: siamo chiamati prima di tutto a conoscere e capire ciò che ci circonda per darci l’obiettivo ambizioso di raggiungere “tutti”, e non solo gli “eletti”;
– il primato dell’educazione e della formazione sulla moda – che continua a dare pochi risultati – delle iniziative estemporanee e prive di progettualità: tutto ha senso se alimenta cammini ordinari, completi e progressivi all’interno dei quali le persone possano trovare sia relazioni significative sia un accompagnamento personale alla vita e alla fede;
– l’assillo dei giovani, da due diversi punti di vista: da un lato riconoscere che oggi proprio i giovani impegnati rappresentano la spina dorsale della pastorale ordinaria, ricevendo però ben poco in termini di formazione umana e spirituale; dall’altro abbandonare lo stereotipo del giovane “lontano” perché “indifferente”, stereotipo che non trova sufficiente riscontro nella realtà. Il nostro territorio – lo dimostrano tante buone prassi parrocchiali e associative – è invece ricco di giovani che attendono comunità “empatiche” in grado di aiutarle a cercare il senso della propria esistenza;
– la voce dei piccoli, spesso considerata marginale e che invece l’associazione, attraverso l’Acr, riscopre ogni giorno nella sua bellezza e autenticità: il protagonismo dei ragazzi e dei loro genitori non può restare una sdolcinata formuletta, ma deve oggi essere incarnata innanzitutto cogliendo in pieno la grande opportunità dei percorsi sacramentali;
– una nuova passione per il bene comune da stimolare soprattutto nelle generazioni adulti, da contrapporre a quel connubio tra individualismo e pessimismo che da un lato strozza le opportunità di crescita del territorio e delle persone, dall’altro aumenta le disuguaglianze sociali;
– il metodo del dialogo e la concretezza delle scelte contro quella tendenza (non solo ecclesiale) a parlare per parlare senza mai arrivare a nulla, oppure partendo dalla premessa che alla fine le decisioni tocca prenderle a poche persone chiuse in una stanza: l’Ac auspica un confronto e uno scambio di esperienze ampio su ogni questione, e allo stesso tempo auspica che ci sia sempre quella sincera disponibilità a trovare punti di sintesi che facciano fare un passo avanti a tutti.
I temi che affronteremo lungo il cammino sinodale sono tanti e tutti urgenti, e richiederanno a ciascuno una grande libertà mentale: perché non ci si limiti e difendere la “propria posizione”, ma si contribuisca, insieme, a costruire strade condivise. Come Azione cattolica vogliamo ridire al vescovo e a tutti i presbiteri che faremo la nostra parte mettendo dinanzi a tutto la passione per la Chiesa di Nola, la Chiesa che ci ha generati alla fede, e confermare il nostro impegno perché il Sinodo diventi, con l’impegno di tutti, la prima pietra del futuro.
lettera ai parroci per il sinodo.pdf (351 download)