Eccomi qua, una volta avrei scritto con carta e penna, oggi mi tocca dire con tastiera e schermo!
Che dire, quando ho ricevuto la telefonata della presidenza nella quale mi si chiedeva di scrivere qualcosa sulla festa di sabato 7 giugno, ho pensato: ma cosa potrò scrivere io, l’ultima arrivata in questa grande realtà che è l’Ac? Che cosa potrò mai trasmettere agli altri, con le mie parole? Da dove comincio? Di chi e cosa parlo? Insomma in un attimo mi sono fatta mille domande, potrebbe sembrare che io fossi spaventata, invece, l’unica emozione che provavo, era: Gioia, Felicità! Già, proprio così, la stessa piccola parola ma tanto grande di significato che mi ha accompagnato dal 3 maggio, giorno in cui abbiamo incontrato Papa Francesco, fino ad arrivare a sabato 7 giugno. Che cosa posso dire di questo pomeriggio, organizzato da questa bella e giovane presidenza; la prima parola con la quale mi sento di esprimere come sono stata é: Happy! Gioia, felicità, che ci ha accompagnato per tutta la serata. Oltre a questi sentimenti di allegria, ci sono stati i momenti delle testimonianze che mi hanno colpito tanto. Per primo, le parole che Salvatore ci ha regalato mi sono entrate nel cuore, forse perché un po’ le condivido: “Se Papa Benedetto diceva “io sono l’umile servo della vigna del Signore”, io mi sento il garzone del garzone dell’umile servo della vigna del Signore; e se sbaglio, come diceva un altro grande Papa, mi correggerete!”…. “avere fede con gioia”… “ gioioso è chi ha la consapevolezza di essere amato”… Io credo che le sue parole abbiano toccato un po’ tutti, soprattutto quando ha parlato del quartiere di Pontecitra: per chi come me è di Marigliano, sa bene di cosa stesse parlando Salvatore. Con le sue parole mi ha, a tratti, anche commosso, ascoltandolo per un attimo ho immaginato che anche tutti i ragazzi di quel quartiere potessero ascoltarlo così da cambiare le loro vite in meglio. Poi che dire anche della professoressa Maria Luisa, la sua testimonianza è stata un pò come una carezza. Infatti, le cose che ha detto, in realtà, sono un po’ quello che noi donne, madri e mogli viviamo, pur di essere parte di AC. Altra testimonianza, dalla quale ho rubato e fatto mie alcune parole è quella di Claudio, giovane ricercatore. “Sono ritornato da Ginevra, per amore della mia famiglia, per amore del mio territorio!” Come si fa a non far proprie queste parole. Se dall’AC vengono fuori persone come queste, allora sono fiera di far parte di questa grande famiglia! Tanto sono state belle e sentite queste testimonianze, che anche se sono arrivate dopo le risate con Nando Varriale, sono andate dritte al cuore e alla mente. E per finire questa prima parte della festa, ricordo il momento di preghiera con Padre Beniamino che, da quando ho iniziato questo bel cammino dell’Ac, ho imparato a conoscere e ad ascoltare con più attenzione. La sua preziosa vicinanza all’Ac, il modo paterno con cui si avvicina a tutti noi, ci da forza, ascoltare le sue parole è sempre un momento importante, ci sono volte in cui proprio ti scuotono dentro. Anche sabato, dopo la benedizione finale, si è rivolto ai giovani, seduti davanti a lui, proprio come fa un padre con i propri figli, ancora una volta una scossa carica di affetto. Purtroppo io e il mio gruppo non abbiamo potuto assistere alla parte finale della festa, ma sono certa che sarà stata ancora più “Happy”, visto quello che trapela guardando le foto pubblicate.
Beh, che altro posso dire, grazie ragazzi della presidenza: il vostro essere “Happy” ha coinvolto tutti noi, continuate così, perché ci state dando tanto, ma proprio tanto, la vostra presenza è una realtà che si tocca con mano! Ora voglio lasciarvi le parole di Madre Teresa, affinché possano accompagnare il cammino di tutte le Ac, e anche della mia “giovane” Ac: “Portate sempre la gioia. Il bene va fatto con gioia: se siete tristi, non potete parlare di Dio a nessuno, perché Dio è felice”.
Presidente AC San Nicola
Carmela Esposito
Tutto il materiale della festa lo trovate a questo indirizzo: Materiale Chiedimi se sono felice