È questo il titolo del seminario annuale che la Caritas Diocesana di Nola, insieme ad altri partners (Fondazione SICAR, Associazione Integrazioni Campania e Associazione Voli di Pace) su alcuni temi cruciali dell’immigrazione. Il giorno 27 gennaio, dalle 09.30 alle 13.15, presso il salone dell’Episcopio a Nola, esponenti delle istituzioni e del mondo del lavoro si confronteranno sui temi dell’immigrazione e del lavoro.
“Il tema al centro della riflessione e del confronto del seminario di quest’anno, nasce da un’attenta analisi dei bisogni dei cittadini stranieri che si rivolgono agli sportelli di consulenza legale e di orientamento della Caritas Diocesana”, dice il Direttore della Caritas nolana. “Se è vero che un rapporto di lavoro regolare è condizione imprescindibile per l’ingresso e la presenza legale di stranieri extracomunitari sul territorio nazionale, tuttavia sempre più l’esperienza diretta narrata da coloro che si rivolgono alla Caritas, nei vari territori italiani, e soprattutto da noi al Sud, fa emergere la grande difficoltà per gli stranieri sia nel mantenere un rapporto di lavoro regolare, sia nel trovare un nuovo lavoro, dopo la perdita di quello precedente”.
L’avvocato Noemi Nappi, responsabile del Servizio Immigrazione della Caritas Diocesana Nola, spiega che “secondo la legge Bossi-Fini, lo straniero che, entrato regolarmente in Italia, perde il lavoro, può restare iscritto nelle liste di collocamento per un massimo di 6 mesi; scaduto il termine scatta l’espulsione. Secondo le più recenti statistiche in materia di lavoro, pochissimi sono gli stessi italiani che, in un lasso di tempo così breve, riescono a trovare un nuovo lavoro dopo la perdita di quello precedente. Nella maggior parte dei casi, accade che uno straniero regolarmente soggiornante, per questo motivo, «diventi clandestino» successivamente. A questo va aggiunta la grande difficoltà di accesso ai canali legali di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro, alla formazione e riqualificazione professionale, ad alcuni strumenti privilegiati di accesso al lavoro, come i tirocini formativi e l’apprendistato”. Saranno questi ed altri, alcuni dei nodi problematici che verranno affrontati nella riflessione e nel confronto.
Il seminario si concluderà con una Tavola Rotonda nella quale verranno raccolte le principali sollecitazioni emerse e la Caritas proverà, con l’aiuto dei contributi offerti alla riflessione, ad elaborare anche delle raccomandazioni da offrire all’attenzione delle istituzioni e di quegli attori privilegiati chiamati a facilitare un dignitoso inserimento e una effettiva integrazione nel mondo del lavoro italiano dei cittadini stranieri.