Anche quest’anno l’Acr è Formato Famiglia. Come ci ricorda il Progetto formativo, infatti, “Il coinvolgimento dei genitori nel cammino di fede dei ragazzi è una opportunità che va sempre più consolidandosi allo scopo, da un lato, di offrire ai ragazzi un’esperienza più armoniosa e graduale, dall’altro, di far sentire tutta la famiglia protagonista nella vita della Chiesa”
La volontà di un coinvolgimento dei genitori all’interno di un percorso che aiuti loro a camminare fianco a fianco con i propri figli e/o iniziare a riscoprire a livello personale la propria fede è, però, spesso accompagnata da difficoltà nel proporre incontri formativi ai genitori stessi: quali temi e quale modalità usare? Con quali tempi? Chi deve tenere questi incontri?
Da alcuni anni a questa parte, il centro nazionale elabora delle schede specifiche per un percorso genitori che possono essere uno strumento utile per superare parte di questi ostacoli, suggerendo uno stile e un metodo di lavoro coerenti con le scelte formative dell’associazione.
L’itinerario proposto mette al centro la persona del genitore come uomo/donna di questo tempo, che spesso è distante da un’esperienza ecclesiale, ma che porta con sé delle domande di vita e di fede a cui ancora non ha trovato una risposta. Non si tratta quindi di momenti informativi sul cammino dei ragazzi, ma piuttosto di occasioni di riflessione sulla propria esperienza di vita come persona, coniuge e genitore.
L’itinerario, infatti, è composto da 4 schede, una per fase temporale, che approfondiscono i contenuti del cammino dei ragazzi, ma riletti in base all’esperienza genitoriale e di adulti. Ogni scheda fa riferimento all’atteggiamento della fase, ai contenuti del cammino dei ragazzi e a un brano biblico tratto dal vangelo di Marco. L’incontro diretto con la Parola, attraverso attività di confronto, ha lo scopo di far incontrare i membri del gruppo con la Scrittura e di lasciarsi provocare dalla stessa. In questa fase dell’incontro sarà perciò importante lasciare spazio al confronto fra i partecipanti, accompagnandoli a comprendere quanto la Parola dice alla loro vita.
Una particolare attenzione va data, al di là di tecniche e modalità, a far sì che l’esperienza che si offre ai genitori dei ragazzi li faccia sentire inseriti in una comunità cristiana che si prende cura di loro, accogliendo le loro vite e le loro esperienze familiari, anche quando queste sono segnate da sofferenza, situazioni irregolari o difficili.
L’AC ha nella cura delle relazioni il suo grande punto di forza: perciò è importante che oltre alla preparazione degli incontri, ci si dedichi a costruire una rete relazionale che li accompagna anche al di fuori degli ambienti parrocchiali, sullo stile di Dio, che si fa cercatore attento di ogni uomo nell’ordinarietà della vita.