Lo scorso 27 Ottobre, mentre ad Assisi papa Benedetto XVI incontrava i capi delle altre religioni, a Pomigliano d’Arco – nella parrocchia di San Francesco d’Assisi (non a caso) – la città, insieme col vescovo e i 50 ragazzi africani fuggiti dalla Libia ospiti all’hotel Valle verde, hanno vissuto una veglia di preghiera dal medesimo titolo dell’incontro di Assisi: “Pellegrini della verità, pellegrini della pace”.
La veglia – organizzata dai gruppi giovani delle associazioni di Azione Cattolica di Pomigliano, in collaborazione con l’Ufficio scuola e l’Ufficio Pastorale Sociale, del Lavoro, Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato della diocesi – è stato un importante momento di preghiera interreligioso nel quale si è pregato e riflettuto sull’importanza e la necessità della pace tra le religioni e nel mondo.
La veglia ha visto, dopo il saluto del vescovo, alcuni minuti di silenzio seguiti da un alternarsi di testimonianze degli amici africani, preghiere e canti confluiti poi nella lettura del brano della Genesi della chiamata di Abramo; il vescovo ha continuato condividendo una sua riflessione sulla pace, dopo la quale è stato portato all’altare un segno preparato dai bambini dell’ACR nel mentre veniva letta una poesia di Erri De Luca; infine il vescovo ha invitato tutti a scambiarsi un segno di pace.
Il tutto è stato reso maggiormente suggestivo dal trilinguismo della veglia (le testimonianze, le preghiere e la riflessione del vescovo sono state tradotte in italiano, inglese e francese) e dai canti fatti sia dagli amici africani (che hanno corredato con danze), sia dal coro francescano di Lauro accorso per l’occasione.
Quali significati ha avuto questa veglia? Sostanzialmente tre: ha voluto simboleggiare il dialogo possibile e necessario tra la religioni; ha voluto mostrare alla città un modello positivo e costruttivo di laicità improntato sull’accoglienza, sul rispetto e la comprensione dell’altro – dimensioni che vengono vissute quotidianamente con i “ragazzi del Valle verde” grazie al contributo generoso e gratuito di tutti i volontari; che la carità deve andare oltre l’assistenza materiale (“non di solo pane vivrà l’uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” dice il Signore).
Ma il messaggio più bello che viene dalla relazione di Pomigliano con questi 50 ragazzi è che nonostante la crisi, nonostante le borse vadano giù, l’amore non sarà mai un “titolo sospeso per eccesso di ribasso”.
Antonio Romano