JMJ 2011: io c'ero!

Scrivere un racconto per la GMG 2011,racchiudere in un foglio ciò che si è provato è veramente molto difficile,ma ci proverò.

Tutto ha avuto inizio con un“si,io andrò alla GMG!”, così pian piano il periodo di preparazione,con  le varie cosucce da comprare,è terminato e lo scorso 11 agosto mi sono recata al luogo di raccolta dove ho incontrato gli altri giovani e non, pronti  per partire alla volta della Spagna,un viaggio avventuroso dai primi minuti, dai primi metri fatti in pullman,chi era con me può testimoniare. La nostra diocesi ha vissuto un breve periodo di gemellaggio con la diocesi di Barcellona,giunti lì,dopo quasi due giorni di viaggio,anche se non in orario,abbiamo trovato altri italiani partiti come noi,gli organizzatori del gemellaggio che ci hanno spiegato il come si sarebbero svolti i nostri giorni “barcellonesi” e poi uno dei volontari che ci ha accompagnato all’alloggio: una comoda palestra,con piccolo giardino e docce interne calde,dove siamo rimasti accampati per  3 giorni. A Barcellona è iniziata a pieno la GMG,oltre a noi e altri italiani c’erano anche ragazzi di altri paesi europei e non,francesi,brasiliani,sloveni e tutti li,nel luogo di ritrovo ad ascoltare la Santa messa e poi a far festa tutti insieme al Concerto giovanile dell’Amicizia,emozioni indescrivibile,tutti insieme a ballare,giocare a tenersi per mano,ad iniziare lo scambio di oggetti personali in ricordo di questi  incontri. I giorni a Barcellona sono stati caratterizzati anche dalla Festa degli Italiani alla Sagrada Familia       ( un’opera fantastica,una meraviglia),poi si sono conclusi con la Messa alla cattedrale con tutti i vescovi e sacerdoti campani presenti e abbiamo ripreso il nostro viaggio alla volta di Madrid e delle giornate ancor più emozionanti. Dopo ore di viaggio siamo arrivati a Mòstoles dove un gruppo di volontari ci attendevano alla nostra nuova dimora,una scuola dove ci hanno messo a disposizione la palestra,con grande spazio esterno in cui sono state allestite 4 docce,stavolta fredde,l’acqua  arrivava dal pozzo, ci siamo sistemati e abbiamo iniziato a programmare le prossime giornate. Nelle mattinate seguivamo le catechesi tenute dai vescovi lì presenti,momenti interessanti,di crescita e testimonianza,momenti di emozioni ,di gioia,di pianto;poi raggiungevamo il centro della città per assistere ad una delle tantissime attività,iniziative o feste organizzate. Personalmente ,insieme ad un piccolo gruppo di amici,abbiamo rappresentato la nostra diocesi alla festa dell’Azione Cattolica mondiale,organizzata dal FIAC nella parrocchia di “Nostra Signora di Guadalupe”,tantissime persone,momenti significativi anche qui, momenti in cui abbiamo pregato e come quasi sempre danzato e lodato il Signore,anche qui la AC si è rivelata un’unica e grandissima FAMIGLIA. Emozioni maggiori,a mio avviso,si sono avute nei momenti in cui il Santo Padre era lì presente,vedere la piazza Cibeles stracolma di persone,sentirti una piccolissima goccia di quell’acqua viva che straripava nelle strade e oggi è nel mondo con una missione, “testimoniare”,non può che farmi essere felice,sorridente e emozionata. Indescrivibile sicuramente,ma anche indelebile per chi l’ha vissuta,è la giornata di sabato a  Cuatro Vientos terminata con la veglia e poi la Santa messa della Domenica mattina con il mandato da parte del Papa;qui tutti riuniti e in cerca di un posto dove sistemarsi abbiamo sofferto il caldo,la sete,abbiamo creato tende e ripari di fortuna per la forte pioggia arrivata durante la serata,tutti gridavamo spaventati per i lampi chiari nel cielo,ma tutti siamo stati capaci di pregare e adorare il Santissimo,una scena quasi programmata,il Santissimo veniva esposto e subito è calato il silenzio, ci siamo messi in ginocchio per adorare Colui che ci ha uniti così diversi,provenienti da paesi e realtà differenti e  ci fa fratelli e figli di un unico Padre.  Tanti di noi sono partiti alla ricerca di un qualcosa,con la voglia di un incontro,dell’Incontro,ebbene tutti siamo ritornati alle nostre realtà con un tesoro in più,con una fiamma ardente nei nostri cuori che hanno guardato il Cristo negli occhi di chi abbiamo incontrato sulle nostre strade.

Emanuela Toscano

 


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