Lo scorso 25 ottobre il vescovo di Nola, mons. Beniamino Depalma, ha incontrato presso il palazzo episcopale i sacerdoti di Boscoreale, Terzigno, Scafati, Torre Annunziata, San Giuseppe Vesuviano e Ottaviano, per un confronto in merito alla questione-discarica nel Parco nazionale del Vesuvio.
Il vescovo e i sacerdoti hanno rinnovato la loro solidarietà alle “persone perbene” che protestano perché vedono ormai a rischio la propria salute e lo sviluppo del territorio. Si sono inoltre confrontati sulle cause e sulle possibile conseguenze della crisi dei rifiuti tuttora in corso. Hanno anche avviato una meditazione sul contributo che la Chiesa può dare per formare le coscienze alla tutela e alla salvaguardia del Creato. Al termine dell’incontro, hanno deciso di inviare un duplice appello:
– la Chiesa di Nola chiede l’immediato stop di ogni azione di protesta violenta e pericolosa. La violenza non risolve ma acuisce il problema. Occorre agire per isolare e bloccare chi assume condotte illegali, e in particolare coloro che, attraverso raid organizzati, perseguono interessi diversi rispetto ai nobili fini per cui lotta la parte sana della popolazione;
– la Chiesa di Nola invita gli amministratori locali e le istituzioni coinvolte a perseguire l’obiettivo di un’intesa. I sei punti dell’accordo di cui si è discusso in questi giorni rappresentano una base di partenza da non abbandonare. Su questi punti si può e si deve profondere un surplus di riflessione, buonsenso e approfondimento, da coniugare in modo saggio con i tempi brevi che l’attuale crisi richiede.
La Chiesa non ha soluzione tecniche e non si presta ad alcuna forma di strumentalizzazione culturale e politica. Può solo dire con voce chiara e forte che non è giusto scaricare sulla salute dei cittadini decenni di cattiva gestione politica, né tantomeno può essere la gente comune a pagare il conto salato di emergenze che si rincorrono senza adeguate soluzioni di medio periodo.