Mercoledì 29 settembre si è tenuta, in piazza Pace a Boscoreale, una veglia di preghiera per rivolgere al Signore la nostra richiesta di aiuto affinché venga tutelata la salute dei cittadini e venga salvaguardato il Creato; la veglia, presieduta dal nostro vescovo Beniamino dePalma, ha visto la partecipazione di circa 3 mila persone e dei gonfaloni di numerosi comuni limitrofi.
Il popolo boschese è in questi giorni, più che mai, in strada per dire il suo no alla apertura di una seconda discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio, un no espresso, si con cortei e manifestazioni, ma come ha sottolineato padre Beniamino, in modo civile e senza violenze.
Le parole che il nostro vescovo ha fatto risuonare in piazza Pace hanno ridato e rafforzato in tanti di noi la speranza perché è lecito pretendere scelte che tutelino la salute, lo sviluppo, l’agricoltura, il nostro vino, il turismo. Il nostro pastore ha chiesto, con al suo fianco i parroci di Boscoreale e Terzigno, un ”di piu’ di riflessione, di discernimento, di attenzione al bene comune” e la necessità di ”ascoltare le esigenze dei cittadini. Le sue parole, ma soprattutto la sua vicinanza, ci hanno dato forza, coraggio e speranza per poter gridare a tutti che siamo un popolo di persone civili, che ha ancora una dignità e crede che un futuro migliore sia ancora possibile.
Il territorio vesuviano è una grande e bella ricchezza che si sta avvelenando giorno dopo giorno con lo sversamento di rifiuti pericolosi e nocivi. Il motivo delle proteste è proprio questo: con queste certezze e con la prospettiva di una nuova mega discarica, la più grande d’Europa, quale futuro abbiamo noi abitanti di questi luoghi e quale realtà consegniamo ai bambini?
Al termine della veglia è intervenuto Gennaro Langella, sindaco di Boscoreale, che ha riferito di una volontà del Presidente del Consiglio di venire a verificare di persona la situazione in Campania. Le parole dette hanno suscitato speranza e forse è tempo di passare dalle proteste alle proposte perchè siamo desiderosi di certezze sul nostro futuro.
Ecco perché eravamo in tanti attorno al nostro vescovo, perché con l’amore e la sicurezza che solo un padre sa donare, abbiamo sentito da lui ciò che noi “popolo della non violenza” volevamo sentirci dire: “NO ALLA MORTE; SI ALLA VITA”! Certi del suo sostegno e della vicinanza di tutta la Chiesa continueremo ad essere presenti, a manifestare finchè non verrà fatta chiarezza e finchè non avremo scongiurato il pericolo di una nuova discarica che lentamente e inevitabilmente distruggerà tutti i nostri sogni.