Non tutti sanno che il nostro instancabile assistente adulti, don Leonardo Falco, è stato negli scorsi giorni in una missione di CHIKUNI (Zambia), dove la dottoressa Caracciolo, laica di Lauro responsabile dell’ospedale della missione, ha chiesto di aiutarla in un progetto che sta cercando di portare avanti. Uno degli infermieri dell’ospedale, infatti, aveva dovuto interrompere i suoi studi perché la sua famiglia non riusciva a sostenerlo economicamente. Aveva preso un diploma da infermiere professionale di primo livello e poi aveva subito iniziato a lavorare nell’ospedale della missione dove si è distinto non solo professionalmente, ma soprattutto per la sua grande capacità di essere accanto agli ammalati. La dottoressa viste queste doti gli ha dato la possibilità di iscriversi all’università, facoltà di medicina, per aiutarlo a realizzare il suo sogno originario: diventare medico. Il giovane si chiama ELIYA CHILOMBO LUNGU (nella foto in alto insieme con don Leonardo), ha 27 anni, è sposato ed ha una bambina di un anno. Si e’ trasferito a Lusaka, capitale dello Zambia, dove vive in un campus per studenti, mentre la moglie continua a vivere nella missione e a lavorare nell’ospedale. Eliya e’ iscritto al secondo anno di medicina, ha ottenuto ottimi risultati negli esami ed ha bisogno del nostro aiuto per poter continuare. La spesa più grande è quella delle tasse universitarie: 12.000.000 di Kwacha, circa 2.000,00 Euro all’anno.
Su invito della dottoressa Caracciolo e di don Leonardo la grande famiglia dell’Ac di Nola ha deciso di sposare questo piccolo progetto, iniziando dalle attività estive chiedendo a tutti i partecipanti dei diversi campi un contributo per aiutare Eliya: allo scorso campo responsabili abbiamo raccolto più di 160€ e la raccolta continuerà tutta l’estate: chi volesse organizzare raccolte parrocchiali o donare un contributo al di là della partecipazione ad un campo scuola può farlo contattando un membro della presidenza.
Chiudiamo riportando uno stralcio della lettera-invito di don Leonardo:Potrebbe essere un primo passo verso quell’apertura alla mondialità di cui di tanto in tanto abbiamo parlato. Scusami se ti (la mail era indirizzata a Pina De Simone) coinvolgo in queste cose, ma penso sia necessario offrire ai nostri amici una possibilità concreta di vivere la carità fraterna perché c’e’ più gioia nel dare che nel ricevere. Ciao, a presto e saluti a tutti. Leonardo