Lo scorso sabato 13 marzo, presso la Parrocchia di San Francesco di Paola di Scafati, il settore giovani di AC ha potuto vivere una singolare esperienza di fede incontrando la spiritualità di Taizè. Cos’è Taizè? La Comunità di Taizè è una comunità cristiana monastica ecumenica ed internazionale fondata nel 1940 da Roger Schutz, meglio conosciuto come frère Roger (fratello Roger). Ha la sua sede nel piccolo centro di Taizé, in Francia. L’incontro, situato nel cuore della Quaresima, voleva essere un momento offerto a tutti i ragazzi della diocesi di Nola per arricchire e rendere più vivo questo tempo forte dell’anno liturgico, in vista del tempo solenne che ci attente: la Pasqua del Signore.
Per gran parte della nutrita schiera di ragazzi presenti si sarà trattato senz’altro della prima esperienza di contatto con questa forte esperienza spirituale, nata nel cuore dell’Europa e poi diffusasi, con varie comunità, nel resto del continente, non escluso il nostro paese e la nostra regione. Convenuti a Scafati nel primo pomeriggio, frère John, monaco della comunità, ha potuto incontrarci offrendoci una catechesi sulla scena evangelica dell’incontro dei discepoli di Giovanni il Battista con Gesù, inserendo nella conversazione preziosi dettagli sulla comunità di Taizè e sulla sua personale esperienza vocazionale, ad essa profondamente legata. Successivamente abbiamo avuto l’opportunità di tornare sulle cose che ci erano state dette, approfondendole e rimeditandole, all’interno di un momento di condivisione in piccoli gruppi, molto apprezzato dai presenti per l’arricchimento personale scaturitone per ognuno.
Ha concluso l’esperienza il momento di preghiera all’interno dell’aula liturgica parrocchiale, nel cui percorso siamo stati guidati da alcuni giovani della comunità taiziana di Portici ai quali va il nostro affettuoso ringraziamento per lo sforzo e la cura nella preparazione attenta anche ai minimi particolari. La suggestione regalata dal particolare arredo costruito per l’occasione, il canto sacro sullo stile dolce e meditativo di Taizè e la stessa posizione corporea inconsueta (eravamo tutti seduti sul pavimento divisi dal freddo marmo solo da un tappeto!) che però favoriva il raccoglimento e la riflessione, hanno contribuito a costruire un momento di preghiera e incontro col Signore che rappresenta da un lato, un piacevolissimo ricordo per noi tutti, dall’altro un incentivo forte alla ripresa all’approfondimento personale dell’esperienza di Taizè.
(Tra qualche giorno saranno on line le foto dell’incontro)