Il 30 ottobre la Caritas Italiana e la Fondazione Migrantes hanno presentato alla stampa il Dossier Caritas/Migrantes 2008, un dossier statistico sull’immigrazione relativo all’anno 2008 (XVIII rapporto sull’immigrazione).
Il dossier in primo luogo fornisce dei dati numerici, statistici, sulla presenza degli immigrati regolari presenti nel nostro paese, sempre più in numero crescente. Se a questi si sommano gli immigrati in attesa di permesso di soggiorno e gli immigrati irregolari il numero sale vertiginosamente.
L’Italia, rispetto all’Europa, è un paese con un tasso immigratorio molto elevato tanto che il termine “straniero” diventa sempre meno idoneo a qualificare tali presenze.
Lo studio riportato nel dossier va oltre il calcolo numerico, ne analizza anche altri aspetti.
- I flussi, che nell’ultimo decennio sono tra i più alti nella storia d’Italia, paragonabili al consistente esodo degli italiani nel secondo dopoguerra.
- La pluralità dei paesi d’origine, delle tradizioni culturali e religiose.
- La presenza delle donne quasi pari a quella maschile.
- Il carattere sempre più familiare dell’insediamento.
- Il crescente numero di minori e la loro presenza numerosa nelle scuole, soprattutto elementari e medie.
- La crescente tendenza alla stabilizzazione, con la crescente occupazione di posti di lavoro e il conseguente aumento di imprenditori immigrati.
- Il crescente investimento per l’acquisto di una casa.
Tutti dati che ci lasciano intendere che gli immigrati resteranno sempre più stabilmente in Italia e saranno sempre più numerosi, per questo motivo si attribuisce all’immigrazione una “dimensione strutturale”. Prendere coscienza di ciò significa prendere coscienza anche di tutte le conseguenze, i problemi legati al fenomeno immigrazione quali la garanzia di un impiego regolare, l’assistenza familiare, il sostegno all’inserimento nelle scuole, nel lavoro, nella società.
Infatti, il dossier “ inquadrando in prospettiva i nuovi numeri sulla presenza degli immigrati con lo slogan -Lungo le strade del futuro-vuole coglierne in primo luogo il significato sociale”.
L’invito da parte di Caritas e Migrantes va innanzitutto alla classe politica a cui si chiede di ridurre gli ostacoli che rendono difficile la vita agli immigrati, che non si adopera per sostenere l’inserimento con risorse e interventi adeguati.
Luisa Guastafierro