Passione, entusiasmo, impegno …

«Passione, entusiasmo, impegno, questo ci è chiesto senza perdere la capacità di stupirci, “di ritrovare”, utilizzando le parole di frére Roger, “il senso di stupore nei 1440 minuti di ogni giorno”».

Queste le parole appassionate ed appassionanti, pronunciate dalla nostra Presidente diocesana, Pina De Simone, a conclusione del discorso tenuto nel convegno d’inizio d’anno, Domenica 28 Settembre.

Toccata, scossa, stimolata … così mi sono sentita, ascoltandole e facendo vagare il mio sguardo in quella sala gremita di persone, ho visto riflesso il mio sentire sui loro volti, ho letto la mia stessa ansia di appassionarmi, entusiasmarmi, impegnarmi nei loro occhi.

Santità laicale, cura educativa e passione per il bene comune. Questi gli orientamenti della presidenza nazionale per il triennio, esposti e commentati dalla presidente, in linea con i quali siamo invitai ad operare «con l’audacia delle grandi mete e la sapienza dei piccoli passi» .

La santità laicale, che è dono, missione, impegno, responsabilità alla quale aprirsi, è vocazione alla quale noi tutti laici siamo chiamati, affinché diveniamo « uomini e donne con il fuoco dentro piuttosto che con il lamento sulla bocca».

L’educazione alla fede, che mira a far riscoprire le radici profonde del nostro credere, anche attraverso la presa di coscienza che rispondere alla domanda «E voi chi dite che io sia?» comporta la risposta al complementare interrogativo «Ed io chi sono?», nel tentativo di scoprire il nostro volto nella ricerca di un altro volto … quello di Cristo.

Una ricerca questa, un cammino che non è, non sia singolari stico, ma sempre permeato dal desiderio di prendersi cura dell’altro, di tutti coloro, cioè, che incontreremo in questo viaggio.

E proprio tenendo conto di questo, nella stesura della programmazione triennale diocesana, sono emerse come priorità non soltanto la formazione degli educatori (che siano, in questo modo, all’altezza dell’impegno educativo), ma anche una particolare attenzione alla famiglia, da avvertire come risorsa e non come problema, affinché venga riscoperta e valorizzata come luogo di educazione alla fede.

Infine, l’impegno per il bene comune, che comporta necessariamente un’apertura alle nostre città e la trasformazione delle nostre associazioni in «scuole di socialità», per rendere più manifesta la nostra presenza nel mondo, nel tentativo di renderlo più umano.

Come non citare, a questo punto, il corroborante intervento del nostro Vescovo, Mons. Beniamino Depalma, il quale ci ha invitati a far uscire dalle sacrestie «il profumo del Vangelo» e a diffonderlo negli ambienti di vita, affinché, come scrive Don Tonino Bello «il laico non sia longa manus, appendice del presbitero, ma colui che porta la veste battesimale nei cantieri e la tuta da lavoro in Chiesa», a farci non soltanto «scuola di santità laicale» ma anche «scuola di ecclesialità», alla riscoperta del senso della Chiesa, senza la quale la fede si riduce a mera illusione.

Questa giornata si è rivelata vera e propria fucina di speranze che, ne sono certa, non tarderanno a diventare certezze e ha fatto emergere obiettivi e progetti, poi ulteriormente approfonditi e discussi negli incontri di settore svoltisi nel pomeriggio. Per fortuna, tuttavia, non siamo chiamati a raggiungere da soli queste mete ma, anche e soprattutto, con il prezioso sostegno degli assistenti parrocchiali.

Infatti, dall’incontro (svoltosi Sabato 27 Settembre) fra questi ultimi con il nostro Vescovo e la Presidenza ed il Consiglio diocesano è emersa la speranza di un costante e produttivo dialogo, capace di arricchirci e rigenerarci reciprocamente.

Non ci resta che augurarci, come erano soliti fare i Gesuiti, «Per aspera ad astra!» «Attraverso le asperità fino alle stelle!».

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Felicia Toscano

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