Piacere, Piergiorgio…

Una intensa vita spirituale, la dedizione senza riserve per i poveri, l’amore per la famiglia e per gli amici, l’allegria, la scelta di impegnarsi in politica per il bene del Paese, la passione per l’associazionismo: Pier Giorgio ha saputo vivere in modo straordinario la sua capacità di amare. Il 4 luglio 1925 finiva la sua vita terrena, a soli 24 anni: ti proponiamo alcune idee per pregare e conoscere Pier Giorgio, mettendo in movimento cuore e piedi!

Un invito un po’ originale per incontrare la figura di Pier Giorgio è quello di accostarsi a lui vivendo una delle sue grandi passioni: l’ascesa in montagna. ” ..Ogni giorno m’innamoro sempre più delle montagne e vorrei, se i miei studi me lo permettessero, passare intere giornate a contemplare in quell’aria pura la grandezza del Creatore…” Così scriveva Piergiorgio, che “aveva fatto di ogni scalata sulle montagne un itinerario che accompagnava quello ascetico espirituale, una scuola di preghiera e di adorazione, un impegno di disciplina ed elevazione” (Giovanni PaoloII, Cogne – agosto 1994). Dall’amore di questo giovane torinese per la montagna è nata l’idea di dedicare a lui un sentiero in ogni Regione d’Italia: http://www.sentierifrassati.org/

Piergiorgio accompagnava questa sua vitalità ad ore ed ore trascorse in preghiera, chiedendo ai suoi amici di giurare ‎”un patto che non conosce confini terreni ne limiti temporali: l’unione nella preghiera”.  Ed è per questo che il fatto che la sua memoria liturgica quest’anno cada di lunedì assume un sapore particolare. Già, perché il lunedì, per i giovani e i giovanissimi di Azione cattolica, proprio accogliendo l’invito di Piergiorgio, è il giorno in cui possono sentirsi tutti particolarmente uniti attraverso la preghiera. Ogni lunedì, infatti, possono dedicare un momento più prolungato della loro giornata al Signore certi che lo stesso gesto sarà compiuto da tutti i coetanei di Ac in tutta Italia. http://adoroillunedi.azionecattolica.it/?page_id=12

Il riferimento costante alla preghiera  farà sì che Piergiorgio, figlio di una ricca famiglia torinese, dichiari “Io sarò ingegnere minerario per poter ancora di più dedicarmi a Cristo tra i minatori”. In un tempo in cui la scelta dell’indirizzo degli studi o del lavoro è spesso dettata dal guadagno o dalla possibilità di fare carriera, colpisce la scelta di Pier Giorgio di dedicarsi ai poveri, agli ultimi. E anche se poi il padre lo indirizzerà all’amministrazione de La Stampa chiedendogli di rinunciare alla professione di ingegnere, rimane il fatto che per il giovane Frassati il Vangelo era l’alfa e l’omega, il principio e la fine (nonché il fine) di ogni sua azione. Per questo Giovanni Paolo II, ancora cardinale a Cracovia, non esita a definirlo, rivolgendosi ai giovani, “l’uomo delle otto beatitudini che reca con sé la grazia del Vangelo, della Buona Novella, la gioia della salvezza offertaci da Cristo, in se stesso per tutti i giorni; come un vero giovane uomo, studente, ragazzo, vostro coetaneo per queste tre generazioni. Andate, e osservate come era l’uomo delle otto beatitudini”. All’indirizzo http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=730 potete visionare la puntata de “La storia siamo noi” dedicata a questo “Santo borghese”.

Per conoscere ancora di più questo giovane beato, capace di testimoniare come santità, quotidianità e semplicità siano correlate e raggiungibili da tutti, potete cliccare su  http://www.azionecattolica.it/settori/GIOVANI/sezione/biblioteca/testimoni/Frassati

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