Fuori porta: il racconto del campo nazionale Adulti 2025

Nel cuore della terra marchigiana, dove le pietre antiche custodiscono memorie e il silenzio parla di Dio, si è svolto dal 17 al 20 Luglio 2025 il campo nazionale Settore Adulti di Azione Cattolica Italiana, significativamente intitolato “Fuori Porta”. Non un mero evento, bensì un itinerario spirituale e umano destinato a lasciare orme profonde nei cuori di coloro che vi hanno preso parte.
In un tempo segnato da disorientamento e frammentazione, “Fuori Porta” ha rappresentato per molti un’oasi di luce, un’opportunità concreta per ritrovare il gusto della fraternità, della corresponsabilità e della testimonianza nel quotidiano. Non un semplice campo ma un vero e proprio pellegrinaggio dell’anima, che ha congiunto la bellezza del territorio ascolano con la profondità del cammino interiore. Centinaia di giovani adulti e adulti, provenienti da ogni regione del Paese, hanno risposto all’invito di ritrovarsi ad Ascoli Piceno per un tempo di ascolto, confronto e discernimento. Accomunati dal desiderio di radicare più saldamente la propria fede nella quotidianità, i partecipanti hanno intessuto relazioni autentiche, facendo della città non solo uno scenario, ma un vero e proprio segno sacramentale di comunione.
Laboratori tematici, momenti di spiritualità, testimonianze accorate e confronti fecondi hanno scandito le giornate, permettendo a ciascuno di sperimentare la bellezza della formazione integrale della persona, nel solco della tradizione cristiana e nella prospettiva di un laicato maturo, responsabile e corresponsabile. Al centro della riflessione, l’interrogativo sul ruolo dell’adulto nella società contemporanea. Non solo nella comunità ecclesiale, ma anche in quella civile, politica e digitale. È emerso un forte invito a essere sentinelle del bene comune, costruttori di ponti, artigiani di pace. Non spettatori passivi della storia, ma protagonisti consapevoli, capaci di abitare il mondo con uno sguardo evangelico e un cuore aperto.
A illuminare il cammino, le parole vibranti di testimoni autorevoli: Pierluigi Vito, giornalista e scrittore, S.E.R. Mons. Giampiero Palmieri, vescovo di Ascoli, Giuseppe Notarstefano, presidente nazionale di Azione Cattolica.
Le loro parole, accorate e penetranti, hanno acceso coscienze e dilatato orizzonti, spronando ciascuno a uscire dalla propria comfort zone, a farsi prossimo, ad abitare le periferie dell’anima e del mondo con cuore ardente e mani operose. Non meno significativa è stata la dimensione conviviale dell’incontro: indimenticabile la cena regionale vissuta nel cuore pulsante del centro storico ascolano. Accolti con premura e affetto da Don Andrea Tanchi, assistente regionale degli adulti delle Marche, i partecipanti hanno assaporato la bellezza della condivisione, della semplicità e della festa come espressione della Chiesa domestica e accogliente.
In un contesto già denso di significato, una tappa ha assunto una forza particolare: l’escursione ad Arquata del Tronto, terra ferita dal sisma ma viva di speranza. Qui, la testimonianza dei giovani dell’associazione Arquata Potest ha dato voce a una resilienza tenace, nutrita dalla fede e dall’amore per la propria terra. Un incontro che ha inciso l’anima, testimoniando come la luce di Cristo possa attraversare anche le macerie della vita.
Chi ha lasciato Ascoli, lo ha fatto con occhi nuovi, mani pronte e cuore ardente. “Fuori Porta” non è stato un intervallo dalla quotidianità, bensì una chiamata ad abitarla con consapevolezza e fede rinnovata. È stato un tempo di grazia, in cui ciascuno ha sperimentato che uscire davvero -da sé stessi, dalle proprie sicurezze, dalle logiche chiuse – è l’unico modo per incontrare Dio nell’altro e nel mondo.
Perché “Fuori Porta”, in fondo, significa proprio questo: aprire la soglia del cuore e farsi prossimo, con lo stile mite e audace del Vangelo.

Carmen Prevete e Antonio Moro

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