Segni del Tempo: il racconto di Donato e Giuseppe

Vi proponiamo il racconto di Donato e Giuseppe, che lo scorso 28-30 ottobre hanno partecipato a “Segni del Tempo”, l’incontro nazionale del Settore Giovani Nazionale, a Roma.

 

Racconto questa mia esperienza/avventura appena vissuta, con la speranza che ognuno di voi possa vivere un’esperienza simile alla mia.
Partito dalla piccola realtà della mia parrocchia, già la prima volta che mi affacciai alla realtà diocesana fu una cosa stupenda. In questi giorni ho avuto la fortuna di vivere la realtà nazionale, e di vedere che grande famiglia siamo. Famiglia sì, perché è proprio quello che siamo, una grande famiglia. Io personalmente in ogni istante di quest’avventura mi sono sentito a casa. Ovunque mi girassi, vedevo persone che ritenevo parte della mia famiglia e che, in alcuni casi anche con un solo sguardo, mi lasciavano capire che io facevo parte della loro. Mi è capitato di conoscere molte persone nuove, e subito dopo esserci presentati sembrava che già ci conoscessimo da tempo. Nell’aria si respirava amore e fratellanza, e sono convinto che se avessi parlato con chiunque lì in mezzo ci saremmo trovati d’accordo su molte cose e con chiunque di loro avrei potuto scambiare una stretta di mano o un abbraccio fraterno.
Volevo ringraziare dapprima i ragazzi della mia parrocchia e poi quelli della mia diocesi, che hanno vissuto con me quest’esperienza, e soprattutto che hanno reso possibile il fatto che la potessi vivere. Mi rammarico solo del fatto che non c’erano tutte le persone che avrei voluto che ci fossero e di conseguenza non hanno potuto vivere quello che ho vissuto io, ma sono convito che come me ognuno di noi portava nel cuore una parte della propria realtà parrocchiale, quindi spiritualmente c’eravamo tutti.
Il momento più emozionate penso che per tutti sia stato l’incontro con Papa Francesco, e dopo aver ascoltato le sue parole ed averlo visto da vicinissimo, mi sì è formato un nodo alla gola e mi sono venute le lacrime agli occhi, l’unica cosa che volevo fare e che ho fatto è stata ringraziare la persona che ha reso possibile tutto ciò, e che mi ha fatto vivere insieme ad altri giovani della mia parrocchia, quest’esperienza a parer mio INDIMENTICABILE.
Concludo dicendo che d’ora in poi sarà mio obbiettivo far vivere, a chiunque avrò la possibilità, esperienze come la mia o simili, con la speranza che restino, come me, meravigliosamente stupiti dal vedere che GRANDE FAMIGLIA SIAMO.
Di nuovo grazie a tutti.

 

Donato Miranda, parrocchia San Leonardo di Noblac, San Giuseppe Vesuviano

 

“Segni del Tempo” è stata per me un’esperienza difficile da raccontare.
Prima della partenza ero convinto di partecipare ad un semplice evento di formazione per educatori; la realtà però si è rivelata ben diversa.
I tre giorni trascorsi a Roma sono stati capaci di farmi comprendere in pieno il ruolo che l’Azione Cattolica ha nella comunità e le possibilità che essa offre.
Fino alla scorsa settimana non ero molto convinto di voler proseguire nel ruolo educativo, il mio entusiasmo era veramente basso e non nascondo di aver provato un certo disagio quando mi è stata affidata la guida del gruppo giovanissimi; tuttavia, l’esperienza vissuta a Roma si è rivelata in qualche modo terapeutica, sarà stato l’entusiasmo dei ragazzi lì presenti, la carica trasmessa dai responsabili, saranno state le parole del Papa, la gentilezza e disponibilità di coloro che mi hanno affiancato in quei giorni.
Non so ancora ben identificare cosa effettivamente sia successo in quei giorni, ciò che so è che “Segni del Tempo” è stato l’evento giusto al momento giusto, e sono veramente molto soddisfatto della scelta di prendervi parte.

Giuseppe Ambrosio,  parrocchia  Ss. Rosario, Flocco, Poggiomarino

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