Per andare dove dobbiamo andare …

Settembre: è tempo di ricominciare, di ripartire con la scuola, con l’università, con il lavoro, ma nelle parrocchie è anche tempo di programmare…già molte volte ci siamo detti che il buon educatore è colui che quando inizia la programmazione è accompagnato da utili amici, come il progetto formativo, la guida di settore e gli itinerari formativi…è per questo che insieme vogliamo approfondire un po’ di più le linee guida per gli itinerari formativi: Sentieri di speranza per chi avesse ancora qualche piccolo dubbio sul loro utilizzo e sulla loro lettura…

Il nuovo anno associativo sotto la guida dell’evangelista Marco, ci rivolge una domanda destinata ad accompagnarci per tutto l’anno e non solo: E voi chi dite che io sia? E quindi inevitabilmente i nostri incontri, le nostre riflessioni cercheranno di aiutarci a trovare delle risposte a questa domanda, ma per fare questo è indispensabile coniugare i temi proposti alla luce degli itinerari.

In sentieri di speranza ritroviamo nel capitolo Fino in cima, il percorso dedicato al Settore Giovani, declinato intorno alle tre virtù teologali: fede, speranza e carità che a loro volta si coniugano in tre verbi per i giovanissimi: fidarsi, amare e sperare, e in tre per i giovani: credere, condividere e testimoniare. Queste sei parole chiave, sono riportate in un’apposita griglia in cui i tre verbi si incrociano con i quattro obiettivi individuati dal progetto Formativo: interiorità, fraternità, responsabilità ed ecclesialità.

Questo è il primo anno in cui le guide rispettano fedelmente questo percorso, e infatti la guida dei giovanissimi Stavolta mi butto è centrata intorno al tema della fiducia, mentre quella della giovani Lasci o raddoppi sul credere.

Entrambe le guide quindi propongono sei moduli, uno di apertura e uno di chiusura, e quattro costruiti intorno ai quattro obiettivi del progetto Formativo, i quali possono essere intercambiabili è l’educatore che sceglie quando affrontarli a seconda delle esigenze del gruppo.

Tra le attenzioni trasversali grande importanza è stata data alla cura della dimensione interiore per costituire uno spazio privilegiato per l’incontro con il Signore, infatti nel Numero 4/2008 di Segno per, Ilaria Vellani ci dice che <<in questo senso si colloca la proposta dell’elaborazione della propria Regola di vita spirituale, come strumento prezioso per dare ordine e senso alla propria vita lasciandosi plasmare dal soffio dello Spirito. Uno strumento che diventa importante soprattutto nei momenti di passaggio della propria vita, perché aiuta a rimanere fedeli, a non disperdersi, a continuare a camminare>>.

Quest’anno, quindi, la nostra associazione chiede a tutti noi giovani, giovanissimi ed educatori di essere coraggiosi, di essere giovani che hanno il coraggio di affrontare le sfide del quotidiano con il coraggio della nostra fede, compito di noi educatori è quello di trasmettere ai nostri gruppi la consapevolezza che attraverso il sostegno e l’affidamento al Padre è possibile rispondere alle domande che il Signore ci pone lungo il nostro cammino…

Buona programmazione e buon anno associativo…

Tina Afeltra

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